E nel MARE? si accorgeranno che stiamo cantando a squarciagola la nostra canzone preferita sotto ad un cielo di lucine colorate? … Ma no dai
Quante volte, guardando il cielo dalla piazza del nostro paese, abbiamo visto con fatica le stelle? Parecchie, quasi sempre forse.
Qual era l’elemento di disturbo? L’illuminazione dei lampioni presenti nella piazza, le luci dei nostri cortili e tutto ciò che accendiamo con un ‘click’ o con un comando vocale.
Questa illuminazione artificiale va a formare il cosiddetto "inquinamento luminoso”, colui che non ci permette di vedere bene le stelle. Ma l’unico danno che provoca è questo?
… no, c’è altro
La luce ha un ruolo fondamentale anche per le specie marine, l’inquinamento luminoso perciò influenza, spesso non positivamente, la vita nel mare; scopriremo come le luci delle nostre strade ed abitazioni possono disorientare pesci e tartarughe marine.
Il problema però non è solo la luce…
A contribuire al disorientamento della fauna marina vi è anche il suono.
Il SUONO? Ma nel mare non si sente la musica…
Nel mare, ed in generale nell’acqua, i suoni non si sentono come nel mondo circostante, si possono però percepire dei rumori modificati di quello che avviene sulla superficie terrestre.
Questi rumori, a loro volta, vengono uditi in modo differente dalle specie marine che rispondono con disorientamento portandosi anche in situazioni di pericolo.
Cerchiamo di vedere meglio perciò quale impatto può avere il semplice gesto di ‘alzare il volume’ e ‘accendere più luci’, soprattutto se fatto in una zona vicino al mare.
Nel mese di luglio, sulle spiagge della riviera romagnola, si è verificato un evento davvero raro.
Una tartaruga marina ha deposto le uova nella località di Milano Marittima, 91 uova sono state ritrovate da un passante all’alba, sulla riva ed in una buca poco profonda. Da quel momento si sono messe in atto misure di sicurezza per far sì che queste piccole uova non andassero distrutte.
L’associazione TAO (Turtles of Adriatic Organization) ha allestito una postazione di controllo poco distante dal nido, volontari ed ‘addetti ai lavori’ si sono turnati per supervisionare le uova.
Ho avuto la possibilità di incontrare varie persone di questa associazione e poter seguire la crescita del nido fino al momento della schiusa; parlando con gli esperti ho capito quale ruolo giocassero le luci 💡 degli Hotel ed il volume della musica 🎶 degli stabilimenti balneari nei pressi del nido.
A queste strutture è stato chiesto di abbassare l’illuminazione ed il volume per far sì che non andassero a perturbare le uova in crescita.
Le tartarughe usano la luminosità della luna per orientarsi, in presenza di altre fonti luminose il rischio è quello di perdere la strada e trovarsi in situazioni estremamente compromettenti.
Altri studi riportano che il pesce persico altera la sintesi di melatonina (una proteina che regola il sonno) in presenza di inquinamento luminoso.
Sono molti gli animali, non solo acquatici, che regolano la fase di sonno e quella di veglia in base alla presenza o meno della luce; la presenza quindi di abbondanti illuminazioni artificiali va a modificare il ritmo di questi animali che, riposando meno, sono più esposti al rischio di predazione o fanno più fatica a predare.
Vediamo quindi come un’azione che per noi potrebbe sembrare poco dannosa, possa mettere in difficoltà specie animali.
Un discorso simile lo possiamo fare anche sull’inquinamento acustico. 🔊
Uno studio di un'università giapponese (Hokkaido University) riporta che le balene, in presenza di forti suoni sottomarini, interrompono la loro attività di canto.
Il suono nell’acqua si propaga cinque 5️⃣ volte più velocemente rispetto all’atmosfera, questo perché la densità dell’acqua è diversa da quella dell’aria, i rumori che percepiscono i pesci perciò sono notevolmente amplificati.
Inoltre il mare ha un'estensione elevatissima e questo consente alla fauna marina di utilizzare il suono per poter localizzare cibo, comunicare, orientarsi e riprodursi.
Le megattere infatti utilizzano il canto per il corteggiamento, se il suono artificiale lo copre o addirittura induce ad interromperlo, la riproduzione viene messa a rischio.
Cosa possiamo fare noi?
La riduzione dell'illuminazione, così come quella del suono su larga scala non possono essere gestite da noi; le luci artificiali delle strade e il rumore del commercio marittimo è difficile da ridurre.
Nel nostro piccolo possiamo prestare attenzione alle luci del nostro cortile ed al volume dei nostri impianti musicali.
A questo link si possono sentire i rumori di mari ed oceani https://virtocean.com/#
ATTIVITA’: al mare o in piscina, prova ad immergerti sott’acqua e chiedi ai tuoi genitori/amici di fare rumore fuori dalla superficie. Cosa si sente?
Puoi anche provare ad urlare sott’acqua e capire come il tuo urlo si propaga.
Spero che questo articolo sia stato utile, ti invito a visitare la pagina www.taoproject.it !
Fonti immagini
immagine 1 →Tartapedia https://tartapedia.it/le-luci-artificiali-che-uccidono-le-tartarughe-marine/
immagine 2 → TAO Project (Turtles of the adriatic org)
immagine 4 → ‘Recent progress in marine noise pollution: A thorough review’ (Abir Chahouri *, 1, Nadia Elouahmani 1, Hanan Ouchene) 1 (Aquatic System Laboratory: Marine and Continental Environment, Faculty of Sciences Agadir, Department of Biology, Ibn Zohr University, Agadir, Morocco)
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