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E-games e piccoli gamer: pro e contro a confronto


Perché i videogame attirano l’attenzione dei più giovani? Perché i ragazzi hanno un ruolo da protagonisti e possono contribuire concretamente allo svolgimento dei fatti, possono prendere decisioni e trasformarsi negli artefici dei propri successi.


La possibilità di identificarsi nelle figure o nella missione del gioco si traduce in uno stimolo ricco di emozioni, specie per i bambini. Inoltre, possono essere proposte esperienze che difficilmente si possono rivivere nel mondo reale, e quindi particolarmente attraenti per i bambini.

Trame intricate, meccanismi di gioco complessi e una grafica accattivante danno ai gamer la sensazione di essere davvero parte di quel mondo.


Nel 2017, a seguito della crescita esponenziale degli eSport nel mondo, per la prima volta si è accesso il dibattito a livello internazionale sull'opportunità di inserire le competizioni eSport come evento da medaglia per i Giochi estivi di Parigi del 2024.

Nonostante gli eSports abbiano tanti vantaggi non sono indenni da rischi e aspetti negativi:

· Un uso eccessivo dei videogame può creare dipendenza e avere molti effetti negativi sulla salute del bambino, provocando situazioni di isolamento sociale, il peggioramento del rendimento scolastico, problemi di concentrazione, nervosismo...

· Altri giocatori possono mostrare comportamenti fuori luogo, con atteggiamenti aggressivi.

· Passare troppo tempo davanti allo schermo può causare anche danni fisici: cattiva postura, tensioni muscolari, obesità, emicranie, stanchezza… Gli eSport sono delle competizioni di videogiochi di livello agonistico e professionistico che coinvolgono sia singoli giocatori che squadre multiplayer.




Gli eSports possono comprendere: guerra simulata, giochi di azione – avventura, giochi di ruolo, simulazione sportiva e corse, giochi strategici e sparatutto.


Mauro Lucchetta, psicologo e Mental Trainer per lo sport e gli eSport riflette sul fatto che negli eSports servono: tanto impegno, volontà, fatica e sofferenza.

Anche perché le opportunità italiane di tipo professionistico sono davvero poche in questo settore e la competizione è altissima, ci sono pochi posti e tantissimi “pretendenti”. Per questo, deve essere chiaro che tutto questo va considerato solo come una bella esperienza.

“Giocate bene, divertitevi, impegnatevi a sviluppare il talento: quando gli ingredienti sono quelli giusti vi ritroverete senza accorgervene nell’Olimpo, qualora invece ciò non accadesse, continuate a far progredire con altrettanta dedizione la vostra bellissima vita.”

Bisognerebbe iniziare perché si ama il gioco e continuare ancora perché lo si ama. E’ importante abituarsi a perdere molte partite e continuare a giocare solo se la motivazione principale rimane sempre il divertimento nel farlo.

"Spesso i videogiochi possono essere visti come qualcosa di negativo, ma ci sono studi che dimostrano che giocare bene fa bene, l’importante è dedicarsi a questa attività.”.

Benefici e aspetti positivi dei videogiochi per i bambini:

  • Trame complesse ed enigmi sviluppano il pensiero logico, la capacità di attuare strategie o affrontare problemi e conflitti e influiscono positivamente su creatività e immaginazione.

  • Possono migliorare la manualità e la coordinazione visuo-spaziale.

  • I compiti che devono essere portati a termine dal gruppo promuovono lo spirito di appartenenza ad un team e la capacità di collaborare.

  • Riuniscono persone di culture, religioni e contesti socio-economici diversi attraverso il gioco, questa connessione aiuta a favorire la comprensione e una maggiore accettazione delle differenze culturali.

  • I ragazzi possono giocare con i loro amici e compagni anche quando non sono fisicamente vicini e questo può favorire la socializzazione, la cooperazione e il rispetto degli spazi, delle regole e dei tempi dell’altro, aiutando anche a gestire le frustrazioni e affrontare le sconfitte.

  • Migliorano una serie di capacità cognitive, infatti i giocatori presentano migliori performance a livello di memoria, una migliore risoluzione dei problemi, capacità di passare in poco tempo da un’attività all’altra, velocità di elaborazione delle informazioni. Per tale ragione, possono essere utilizzati anche per scopi educativi e terapeutici.

  • Coinvolgono anche diversi tipi di attenzione: l’attenzione selettiva, ossia la capacità di selezionare informazioni rilevanti senza distrarsi, e l’attenzione sostenuta, ossia riuscire a concentrarsi su diversi stimoli per un periodo più prolungato.

  • Costituiscono fonte di apprendimento, migliorano la reattività del cervello, la capacità di multitasking e i rapporti interpersonali, migliorano il pensiero critico e incidono sulla sfera emotiva.


Kid Lights ha intervistato Federica, madre di Fabio, sull’argomento E-Games e la sua opinione è stata la seguente:

“è interessante come i videogiochi permettano di sviluppare manualità e una mente e vista molto veloci, di sicuro hanno tanti aspetti positivi che vanno tenuti in considerazione ed esplorati, però, non bisogna dimenticarsi l’importanza di dare delle regole”.

E’ importante aiutare i bambini e i ragazzi a sviluppare un senso critico nei confronti del gaming e dare regole e limitazioni per gestire correttamente il tempo speso davanti ai videogiochi. Per questo, sport, movimento all’aria aperta, momenti di socializzazione con i propri coetanei e all’interno del nucleo famigliare devono sempre alternarsi al mondo digitale. Infatti, come consiglia, per esperienza, Federica, sarebbe preferibile far scoprire questo mondo ai bambini quando sono più “grandi”, per non rischiare che si abituino sin da subito a utilizzare il videogioco come divertimento, astenendosi da altri svaghi, hobby e uscite. Quindi, è sempre importante mantenere dei limiti, per evitare l’isolamento e per supportare il relazionarsi con gli altri, senza nascondersi sempre dietro ad uno schermo.





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